Didattica ed Inclusione

Inclusione

La scuola italiana ha una storia di oltre quarant’anni nel percorso che ha portato oggi a quella che si definisce Inclusione

La responsabilità che il Liceo Pieralli si è assunta nei confronti dell'universo di studenti e studentesse con Bisogni Educativi Speciali ha origini antiche ed insite nella propria matrice culturale, proveniente dalla realtà di una scuola nata come Istituto Magistrale nel 1861 e diventata Liceo suddiviso in tre precisi indirizzi: delle Scienze Umane, Economico Sociale e Linguistico.

La cultura inclusiva del Liceo Pieralli è cresciuta così, naturalmente, recependo le istanze provenienti da una legislazione puntuale e rigorosa, adattandola alla propria realtà e nella convinzione che:

 

"Nessuna persona va più classificata, ma compresa nella sua diversità, nel suo essere altro da me [...] quando scopriremo le chiavi per comprendere i linguaggi che ci sono sconosciuti [...] capiremo che la differenza non è in lui che comunica, ma in colui che riceve la comunicazione [...].

Prof. Mario Gori, Università di Bolzano

“Fare” inclusione significa riconoscere il diritto degli studenti e delle studentesse a forme di didattica personalizzata, partendo dal principio che una scuola inclusiva si fonda sul principio di uguaglianza, in quanto la scuola di tutti e per tutti accoglie ogni alunno e promuove e accompagna la sua formazione globale.

Esistono diversi modi di apprendere, ed occorrono diversi percorsi, risorse, linguaggi e strumenti quali:

  • flessibilità (nei tempi e nei modi)
  • superamento della didattica standard
  • piani individualizzati/personalizzati

 

considerando che:

“ [….] L’impegno della funzione docente deve essere equo e di qualità per tutti e, per questo diversificato secondo diversi bisogni educativi di ciascuno. [….] Si tratta di non ridurre i traguardi da raggiungere, [….] ma di favorire, progettare ed accompagnare percorsi diversi, affinché ne sia garantito il loro conseguimento.”

(Nota MIUR, 17 maggio 2018)

Ma l’impegno della funzione docente trova la sua possibile, naturale esplicazione attraverso la compartecipazione delle famiglie e con lo studente o la studentessa protagonisti e destinatari dell’azione formativa.